La discarica di Pericle


Il MoVimento 5 stelle vuole puntualizzare, alla Democrazia “ateniese” Montignosina, sul tema discarica e sulla sua riclassificazione quanto segue:

ad un’amministrazione arroccata nel palazzo, sempre più distante dalla popolazione, che ignora i risultati di un’inchiesta pubblica e non ascolta le reali aspettative di un territorio, ricorda che le scelte unanimi della giunta non equivalgono a un consenso della cittadinanza. Il parere favorevole ad accogliere i due nuovi codici equivale invece, per il Comune di Montignoso, all’autorizzazione degli stessi. Lo stesso parere favorevole è stato elaborato escludendo le basilari regole di democrazia partecipata e rappresentativa: la commissione consiliare su cava Fornace non è mai stata informata su tale decisione e il tanto “fondamentale” tavolo dell’ambiente, fortemente voluto dal Sindaco, è stato escluso per questo “irrilevante” contributo istruttorio;

a Narciso Buffoni rammentiamo le sue parole spese durante la campagna elettorale:  “Sono l’unico candidato che fa un discorso del genere: propongo una tassa di scopo, una cifra da far pagare alle famiglie per un tot di anni.Acquistiamo quell’area, utilizzando risorse che possono e devono arrivare da altri enti (Regione o ministero) e facciamoci dell’altro. Ma non so se tutti saranno d’accordo: ci sono anche le royalities che il Comune incassa dai titolari di cava Fornace. Non credo che chi mi accusa voglia privarsene”. Il MoVimento 5 stelle è a favore della “chiusura” della discarica. A chiunque leggesse e valutasse tutta la documentazione di publico dominio, emersa sulla stessa, risulterebbe chiaro e palese quanto siano venuti meno i presupposti di “publico interesse” e “pubblica utilità”, che concorrono, assieme ad altri fattori, a tenere in vita la “Concessione” della specifica attività di discarica. Il Consiglio Comunale potrebbe esaminare tali atti ed attivare, qualora sussistano presupposti – e noi non ne dubitiamo – le procedure relative alla Revoca della Concessione. La politica ha poteri e responsabilità pari, se non superiori, ai poteri amministrativi: basta pensare ad esempio alla discrezionalità decisionale a livello urbanistico sulla “destinazione d’uso” del territorio. Non è tollerabile che debba insistere sul territorio comunale un’attività che è dimostrato riceva rifiuti da molti altre province d’Italia (solo sull’amianto possiamo contarne la bellezza di 33). Non è scritto da nessuna parte che Montignoso debba continuare ad avere la discarica e che si debba sempre acconsentire al capitale e agli interessi di pochi, a scapito della collettività e dell’ecosistema;

al Vicesindaco Eleonora Petracci di Sinistra ECOLOGIA e Libertà, chiediamo che cosa intende per ECOLOGIA e quanto il suo avvallo politico al conferimento di nuove tipologie di rifiuto sia compatible con la sua idea di ambientalismo;

a Rifondazione Comunista, che tramite l’assessore all’ambiente Gabrielli (successore di MarcoVietina, anch’egli RC) ci fa sapere per mezzo stampa che il suo partito “non si è mai preso l’impegno di chiudere cava fornace”, ricorda che nel 2007 la stessa rifondazione presentò ricorso al tar contro la riclassificazione (perdendolo!). Ora più che mai emerge la natura strumentale di quel ricorso: avrebbe potuto appellarsi assieme al Comitato di cittadini e a noi al Consiglio di Stato. Invece no: oggi sembrerebbe avere cambiato, profondamente, idea sulla questione;

ad Angela Bertocchi, che durante la “campagna” per le primarie si è mostrata persona sensibile al tema e che ha sostenuto che in discarica dovesse andarci solo marmettola, chiede ora a distanza di pochi mesi se la sua era solo propaganda;

a Quiriconi e al PDL facciamo presente che se la contrarietà del partito si manifesta soltanto dicendo che oramai la discarica esiste e semmai non avrebbe dovuto essere stata realizzata ricordiamo che se vuole il PDL, essendo la forza che governa il paese ha tutto il potere e le strutture per intervenire dal livello nazionale per cambiare concretamente le sorti di cava Fornace. Perchè non suscita l’attenzione del più “importante” partito di opposizione di Montignoso il fatto che una Fiduciaria sia azionista del gestore della discarica? Il tempo delle parole è finito;

ad Api e Futuro e Libertà, che mediante il consigliere Coli si dichiarano contrari all’ampliamento delle nuove tipologie di rifiuti (tacendo comunque in consiglio comunale) ricorda che nel loro programma proponevano di realizzare, proprio nel sito di ex cava Fornace, un inceneritore a biomasse. La scelta dell’inceneritore è palesemente incoerente, per chiunque voglia garantire il rispetto dell’ambiente, della salute e un’adeguata qualità della vita. Le scelte e le parole di Coli ci sembrano solo di opportunità;

alla Lega, anch’essa al governo del paese che nella campagna elettorale montignosina dava volantini per la chisura della discarica, chiede se per caso Cella abbia finito la carta per le fotocopie.

Il MoVimento 5 stelle insiste per la chiusura della discarica in quanto: non è difficile prevedere che la ditta Programma Ambiente Apuane chiederà di continuo nuove tipologie di rifiuto da conferire e sempre “potenzialmente” pericolose. Così, di richiesta in richiesta, di anno in anno, il gestore otterrà tutte le 21 tipologie di rifiuti che a suo tempo chiese “in blocco” e che furono respinte, fino a riempire completamente l’invaso. L’inchiesta pubblica ha accertato che il sito non è idoneo a contenere alcun tipo di rifiuto. Sulla riclassificazione pendono ancora ricorsi alla Giustizia Amministrativa.

Pertanto il MoVimento 5 stelle invita la politica a rivedere le proprie scelte e i cittadini all’indignazione e alla mobilitazione.

Loro non molleranno mai (ma gli conviene?). Noi nemmeno!

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