querela archiviata (inviato alla stampa locale)


querela

Il M5S ha già affrontato nel 2014 il problema mensa, con un esposto in procura basato sulle testimonianze di alcuni cittadini a cui seguì una querela per il nostro consigliere Lenzetti da parte di alcuni dipendenti dell’allora società che gestiva l’appalto, patrocinati dall’avvocato Marino Petracci, attuale capogruppo PD in consiglio comunale a Montignoso.

Il procedimento e’ stato archiviato da parte del pubblico ministero.

Il M5S di Montignoso sta valutando con i suoi legali eventuali azioni risarcitorie.

Alcuni genitori oggi esprimono disappunto nel dover sostenere il costo della mensa scolastica, aumentata quest’anno anche di un euro a pasto, quando spesso i loro figli non mangiano, non avendo gradito quanto servito, in considerazione dei propri gusti personali.

I nostri figli spesso hanno problemi con il cibo e difficoltà nel gradire molte pietanze.

Non vale per tutti, ma l’approccio al cibo non sempre è privo di difficoltà inoltre per molte famiglie e’ un problema economico, oltre 5 euro al giorno che diventano centinaia di euro all’anno, un impegno inevitabile in alcune scuole visto che prevedono la mensa.

A seguito di segnalazioni sempre più insistenti, abbiamo chiesto agli uffici preposti se il regolamento del comune preveda un obbligo ad usufruire del servizio mensa, e questi hanno confermato che chi vuole può far portare a scuola ai propri figli il cestino con il pranzo.

Gli aumenti dei servizi scolastici, visto che quest’anno, oltre la mensa, a Montignoso e’ aumentato di 100 euro anche il trasporto scolastico, dimostrano la poca attenzione da parte della politica alle famiglie e alla formazione.

I bilanci dei comuni non si possono risanare solo a spese dei cittadini.

Occorre fare tagli ragionati a tutti gli sprechi, a tutte quelle spese che possono essere evitate. L’assessore al bilancio Gianfranceschi, fin dalla sua nomina e confermandolo nel consiglio sugli equilibri di bilancio, sostiene che saranno fatti ancora ulteriori tagli ai servizi azzerando i servizi a richiesta.

Colpire sempre le fasce deboli sicuramente e’ più facile, ma non molto equo.

La politica dovrebbe rivedere le proprie posizione e tornare ad essere dalla parte dei cittadini.

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